Sentiero Abramo Schmid: dal Kremenjak al Nad Logem

Sentiero Abramo Schmid

Il sentiero Abramo Schmid da Comarie a Gabria

Questo itinerario parte dal valico di Comarie, vicino a Jamiano, e percorre il sentiero Abramo Schmid – sentiero CAI 79 -, passando per la cima del monte Kremenjak fino al monte Nad Logem per poi scendere a Gabria. Questo percorso è detto anche ‘sentiero del cordolo’ perché ai tempi della Yugoslavia veniva percorso dalle guardie che sorvegliavano il confine, il suo tracciato infatti coincide tuttora più o meno con l’attuale linea confinaria tra l’Italia e la Slovenia. Coincide inoltre con il ciglio del Carso del Comeno che si affaccia sul vallone che collega Gorizia a Monfalcone e lo separa dal Carso Isontino: in questa zona si svolsero numerose battaglie durante la I Guerra Mondiale.
Da Comarie, valico di II categoria in cui sono ancora presenti le caserme di confine ormai diroccate, si sale sull’altipiano attraverso un impegnativo sentiero particolarmente ripido soprattutto nella parte finale. Giunti in quota, una piccola traccia sulla destra porta ad una serie di aperture sulla roccia che portano tutte in una grotta che fungeva da rifugio per i soldati della Grande Guerra. A pochi metri di distanza è possibile entrare in una garitta della guerra fredda dalle cui feritoie è possibile osservare l’Italia da Monfalcone fino alla pianura come avranno fatto migliaia di volte i soldati yugoslavi. Ritornati nel sentiero Abramo Schmid, alcune centinaia di metri permettono di raggiungere il monte Kremenjak. Anche qui è possibile godere di un bellissimo panorama dal Golfo di Trieste verso il Carso del monte San Michele, anche qui vi si trovano costruzioni risalenti alla I Guerra Mondiale e un’altra garitta yugoslava. L’itinerario continua senza grosse variazioni di altitudine costeggiando di volta in volta trincee e doline all’interno delle quali sono ancora presenti i ruderi dei ricoveri che venivano utilizzati dai soldati e qualche placca commemorativa ormai nascosta dalla vegetazione. Il sentiero 79 attraversa quindi la strada asfaltata di Devetachi per poi rituffarsi nella fitta vegetazione fino alla cima del Nad Logem che venne conquistato dalle truppe italiane nel corso del 1916. E’ qui che si trovano probabilmente i più interessanti resti bellici tra cui una scalinata ben conservata che è facilmente raggiungibile deviando dal sentiero.
Oltrepassato il Nad Logem il sentiero Abramo Schmid segue una ripida discesa fino a raggiungere il fiume Vipacco nei pressi di Gabria. Per tornare al punto di partenza si ripercorre il tragitto dell’andata.
Questo itinerario di trail running segue un sentiero molto stretto per molti chilometri che non è percorribile nei mesi primaverili ed estivi a causa della volta vegetazione, i tratti più impegnativi sono la salita da Comarie al monte Kremenjak con un dislivello di circa 240 mt e la salita dal Vipacco al Nad Logem nel percorso di ritorno con un dislivello di 180 mt circa.
Questo itinerario non percorre comunque tutto il sentiero Abramo Schmid è infatti proseguire da Comarie fino a Medeazza, come descritto nell’itinerario Sentiero 79.

Lunghezza: 24km
Dislivello+: 430mt

Dettagli

Dal valico di Comarie, dove si può parcheggiare la macchina, si inizia il percorso di trail running seguendo la strada asfaltata in direzione Jamiano per alcune decine di metri per poi girare sulla destra su un sentiero in leggera salita marcato con le insegne del CAI. Il sentiero si immette in una carrareccia e si prosegue prestando attenzione perché dopo alcune centinaia di metri, il sentiero 79 lascia la carrareccia per procedere in ripida salita sulla sinistra. Da questo punto le insegne del CAI sono abbastanza chiare finché si oltrepassa una trincea ben conservata. Qui bisogna prestare attenzione perché subito dopo il sentiero si immette in una carrareccia dove le insegne del CAI non sono ben evidenti: bisogna girare a destra quando il sentiero lascia la carrareccia per seguire una traccia poco visibile. Da questo punto il sentiero 79 è una traccia che talvolta è difficile riconoscere tanto è poco segnata.