Rocca di Monfalcone – Monte Cosici – Monte Sei Busi

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Il percorso raggiunge dopo pochi chilometri la rocca di Monfalcone, una fortificazione che si trova nella cima del monte Falcone da cui la vista spazia dalla parte più settentrionale del Golfo di Trieste fino alle Alpi passando per la pianura. La rocca di Monfalcone è stata per secoli una fortificazione veneziana e ha rappresentato l’avamposto contro gli attacchi dei turchi. I primi insediamenti nel monte Falcone risalgono invece al neolitico quando gli illiri vi fondarono un castelliere. Il percorso prosegue quindi fino a raggiungere il monte Cosici su cui era situato un osservatorio militare, qui la vista infatti spazia dal mare ai monte con la rocca di Monfalcone difronte. Si prosegue quindi lungo un sentiero che costeggia il bordo nord-occidentale del Carso, un sorta di terrazza sulla pianura. Qui il paesaggio è quello tipico della landa carsica, fatto di un suolo roccioso coperto da una bassa e rada vegetazione, risultato di un lunghi secoli di sfruttamento per il pascolo. Credo che questo sia uno dei luoghi dove meglio si può ammirare la landa carsica. Lungo il sentiero è possibile visitare un monumento ai caduti della Prima Guerra che sorge accanto alle fortificazioni usate dai soldati. La destinazione ultima prima del ritorno è il monte Sei Busi presso il quale si può visitare una trincea austro-ungarica, ben conservata e restaurata. Qualche decina di metri più in là si trova la trincea italiana, anche questa ben conservata, dove è anche possibile visitare delle doline che i soldati usavano come ricovero. In particolare nella dolina dei Bersaglieri è possibile percorrere un tunnel scavato dai soldati, è necessaria una pila per il buio. Questo percorso permette di visitare i confini nord-occidentali del Carso, i quali hanno rappresentato nei secoli il confine geografico dell’Italia, a testimonianza di questo la rocca di Monfalcone, a presidiare i confini veneziani, e le trincee della grande guerra a testimoniare i confini italiani. Non è un caso che il Carso sia ancora oggi terra di confine in cui l’italianità convive con la predominante presenza slava.

Dettaglio percorso

  • Lunghezza: 22km
  • Dislivello: 538m

Dal parcheggio della stazione ferroviaria che si affaccia in via Romana, proseguire su questa via verso il centro di Monfalcone (direzione nord). Quando la strada termina in un incrocio girare a sinistra sulla strada in discesa e proseguire sempre dritti anche quando la strada curva a sinistra. Giunti all’incrocio con viale San Marco, facilmente riconoscibile dalla presenza di una strada pedonale, girare a destra nella stradina in salita e poi ancora a destra per imboccare la salita di Mocenigo fino al sottopasso della ferrovia superato il quale si apre il Carso. Da qui proseguire nel sentiero dritto, si tratta di una salita impegnativa ma breve. Appena si raggiunge un incrocio con un altro sentiero girare a sinistra fino a raggiungere la rocca. Quindi ritornare indietro all’incrocio e girare a sinistra per proseguire nel sentiero iniziale. Qui inizia una ripida discesa finché il sentiero raggiunge le recinzioni dell’autostrada, girare a sinistra per alcune decine di metri finché sulla destra non compare il sottopasso che permette di oltrepassare l’autostrada. Dopo il sottopasso percorrere pochi metri e imboccare il sentiero sulla sinistra che in salita porta sull’altopiano. Qui si incontra un punto in cui diversi sentieri si congiungono. Prendere il sentiero sulla sinistra, si tratta di un piccolo sentiero scosceso che è però facilmente identificabile grazie alle insegne del CAI. Percorrere questo sentiero fino a raggiungere il monte Cosici e proseguire ancora finché non termina all’incrocio con un altro sentiero più grande. Proseguire a sinistra lungo il bordo nord-occidentale del Carso, fino a quando sulla sinistra non si vede un monumento, seguire il sentiero a sinistra che permette di raggiungerlo. Ritornare sul sentiero principale e proseguire finché non si attraversa una strada asfaltata, qualche centinaio di metri dopo sulla destra compaiono i resti di altre vecchie fortificazioni. Proseguire fino ad incrociare un’ altra strada asfaltata, quindi girare a destra su questa e poi a sinistra per imboccare un sentiero dove si trovano i ruderi di un vecchio caseggiato. Si entra in un paesaggio caratterizzato da numerose doline, proseguire nel sentiero tenendo sempre la destra ai bivi, immettersi quindi in un sentiero più grande sempre tenendo la destra fino a compiere una sorta di grande semicerchio. Giunti ad un incrocio con una strada sassosa, si potrà visitare una postazione militare e salirci sopra per godere il panorama, quindi girare a destra sulla strada sassosa. Dopo qualche centinaio di metri compare un trincea austro-ungarica. Percorrere la trincea nel lato sinistro e poi il sentiero fino a raggiungere la cima del monte Sei Busi (si tratta in realtà di un piccolo rilievo). Raggiungere quindi attraverso la landa il sentiero sassoso, proseguire nella stessa direzione fino a raggiungere la trincea italiana. Deviare quindi a destra per seguire il tracciato della trincea e raggiungere le tre doline utilizzate dai soldati come ricovero. Ritornare sul sentiero sassoso, tornare indietro di alcune decine di metri e girare quindi sul sentiero a destra per iniziare il ritorno e immettersi nuovamente sul sentiero che costeggia il bordo del Carso. Da qui in poi il tracciato del ritorno coincide con quello dell’andata, per ridurre il chilometraggio è possibile evitare una nuova deviazione al monumento dei caduti e alla rocca ed evitare il monte Cosici. A tal fine è sufficiente rimanere nel sentiero principale quando si raggiunge la deviazione a destra verso il Cosici, quindi tenersi sulla destra all’unico bivio che si incontra, si raggiungerà così la discesa verso il sottopassaggio dell’autostrada.

Ecco il link del tracciato con un’avvertenza: giunti al monte Sei Busi il tracciato raggiunge il sentiero principale inoltrandosi nella landa. Questo è possibile nei mesi in cui la vegetazione è meno fitta, altrimenti si consigliare di ripercorre il sentiero tracciato che costeggia la trincea.