La riserva del monte Lanaro

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Il monte Lanaro deve forse la sua fama soprattutto alla gara che si disputa ogni Gennaio e vede sportivi di corsa o in mountain bike misurarsi lungo un percorso di oltre 30 chilometri che ha il suo traguardo proprio sulla cima del monte Lanaro. La parte finale del tracciato è senza dubbio la più dura: una lunga salita fino a 544 metri sul livello del mare aggravati ovviamente dagli oltre 30 chilometri già percorsi. Il monte Lanaro è tuttavia solo la cima più alta, e senza dubbio quella più panoramica, di una zona più ampia, dichiarata riserva naturale, che è costituita anche da altre cime. Questo itinerario si snoda lungo la riserva del monte Lanaro e tocca alcuni dei suoi punti più rilevanti.
Il punto di partenza è a Rupinpiccolo, lungo la strada provinciale 8 che attraversa il paese. In corrispondenza di una strada che si dirama sulla destra, provenendo da Monrupino, contrassegnata dal segnale CAI rosso e bianco disegnato sul muro della casa all’angolo parte il sentiero 5 e il sentiero 40 che condividono il primo tratto in comune. Dopo un chilometro, i due sentieri si dividono, si mantiene la sinistra per proseguire lungo il sentiero 40. Altri due chilometri sempre in salita e si raggiunge un cartello che indica la distanza dal confine sloveno. In corrispondenza del cartello, che si trova sul lato destro del sentiero, si diparte sul lato opposto una traccia poco evidente nei mesi invernali, invisibile nei mesi estivi, che porta alla Vetta Grande a 486 metri sul livello del mare. Dalla cima la vista è coperta dalla vegetazione, solo alcune rocce e un cartello sgangherato a segnare la vetta. Ritornati nuovamente al cartello del confine si prosegue finché il sentiero 40 si stacca dal sentiero 3 a cui si è congiunto qualche centinaio di metri prima. Si prosegue quindi sul sentiero 3 in un tratto senza grossi dislivelli fino ad incrociare il sentiero Skabar contrassegnato dai segnali arancione e bianco. Non è facile individuarlo perché la traccia è inizialmente segnata male. E’ necessario individuare un albero sulla destra con il segnale arancione bianco alcune decine di metri dopo una netta curva a gomito. Da qui il sentiero Skabar prosegue in una zona molto selvaggia verso il monte Voistri, raggiunte le sue pendici lo circonda nel suo lato orientale. E’ possibile raggiungere la cima seguendo il percorso indicato da segnali rotondi bianchi e azzurri sugli alberi, in pratica si tratta di percorrere un tratto senza sentiero. Nella cima la vista offre alcuni scorci sulla Slovenia e sul resto della riserva del monte Lanaro, vi si trova anche una cassetta dove è possibile lasciare la propria firma sul libro. Il sentiero Skabar prosegue fino ad un incrocio di più sentieri dove i cartelli indicano chiaramente la direzione per il monte Lanaro. Segue quindi un tratto impegnativo in salita ma raggiunta la cima il panorama è uno dei migliori che il Carso possa offrire. La vista dal monte Lanaro spazia dal Golfo di Trieste, al monte Taiano, al monte Cocusso, al Nanos e a tutti i rilievi della valle del Vipacco. Si prosegue quindi il percorso lungo il sentiero CAI n° 5 che scende lungo il versante orientale del monte Lanaro fino ad incrociare nuovamente il sentiero n° 3 e proseguire così a destra. Dopo aver oltrepassato i resti di un edificio della Seconda Guerra Mondiale il sentiero di avvicina al monte Nijvice. Quando il sentiero 3 svolta a destra mentre un altro sentiero prosegue dritto si segue questo ultimo per raggiungere il sentiero 24. Prima di questo è possibile deviare a sinistra per raggiungere il castelliere sul monte Nijvice. Si gira quindi a destra sul sentiero 24 e lo si percorre fino ad incrociare il sentiero numero 5 (e dopo aver oltrepassato l’incrocio col sentiero numero 4). A questo punto è il momento di tornare al punto di partenza, si svolta a sinistra sul tracciato condiviso dal sentiero 5 e 5a, dopo qualche centinaia di metri si segue la deviazione del sentiero 5 che lascia il sentiero 5a e si prosegue fino al punto di partenza.